Qualche tempo fa, sull’onda della notizia relativa ad una festa per scambisti tenutasi a Noventa di Piave, sono stata contattata da un giornalista de “Il Giornale di Vicenza”.
Dopo una spiegazione telefonica di cosa avrei accettato e cosa no, ci siamo incontrati. Ovviamente, non è andata a finire come avrei voluto perché il taglio dell’articolo si basava sulla curiosità pruriginosa che lo scambio di coppia suscita nei lettori. Peccato, a mio avviso il giornalista ha perso l’occasione per far qualcosa di bello. Occasione che invece Carmelo Abbate nel suo libro “Babilonia” ha colto molto bene.
Tornando a noi, volevo spiegarvi cosa ho detto al giornalista e cosa lui non ha minimamente capito.
Molte volte mi sono chiesta cosa spinga le persone ad intraprendere la strada dello scambio di coppia.
La risposta è stata: le fantasie, sessuali ovviamente. La mia provenienza dalla ricerca universitaria ed il mio carattere mi spingono a chiedermi il perché di tutto, e a cercare di contestualizzare. Per quello che so, sono le imposizioni sociali che ci impongono delle relazioni monogame. Gli scimpanzè Bonobo condividono con noi il 98% del patrimonio genetico. Queste scimmie fanno sesso per piacere, per rinsaldare i legami sociali, per rilassarsi. Praticano sesso etero ed omosessuale in assoluta libertà con i membri del branco. Capisco che il genere umano è più evoluto e che ci sono delle convenzioni che permettono alla nostra società di reggersi, ma penso anche che ci sia, dentro di noi, qualcosa che ci spinge ad avere desideri sessuali che, a volte, esulano dall’avere una vita sessuale monogama. Molti di noi, non tutti, sentono nascere e crescere dentro di sé delle propensioni che spesso non abbiamo il coraggio di esternare per paura di essere giudicati in maniera negativa.
La mia esperienza personale (mi riferisco alla mia coppia, non alla gestione del Krystal Club) mi insegna che, con la persona giusta, certe esperienze sono arricchenti. Lunghe dissertazioni sono state scritte riguardo la diversità di percezione dello scambio di coppia tra uomo e donna; da donna mi sento però di dire che seguire ed assecondare il nostro uomo ci fa bene, ci libera. Vissuto nel modo giusto il mondo libertino ci dà sicurezze e ci fa uscire dallo schema della moglie (compagna), madre. Ci permette di darci un ruolo in cui noi siamo le protagoniste.
La base fondamentale deve essere la libertà. Libertà di scegliere, di decidere, di parlare e confrontarsi all’interno ed all’esterno della coppia. Lo scambio di coppia può essere tanto rafforzativo quanto deleterio se non affrontato seriamente, con consapevolezza, e partendo dal presupposto che le fantasie ed i desideri dell’altro sono legittimi quanto i nostri.
Cosa ci può essere di brutto o di sporco se le persone sorridono e si divertono? Un incontro libero tra persone libere non può essere nulla di disdicevole.
L’articolo su “Il Giornale di Vicenza” di cui ho parlato all’inizio, focalizzava l’attenzione su dettagli futili rispetto alle tematiche sociali che spingono le persone a intraprendere la strada dello scambio di coppia. Il giornalista ha evidenziato come al Krystal Club si possa trovare il colluttorio nei bagni o stanze a tema nel privè. Nella mentalità del Krystal tutto il contorno viene creato perché chi frequenta i club privè merita ogni attenzione che permetta di vivere bene e nel miglior confort possibile anche le “perversioni” della coppia, in netto contrasto con una società bigotta.
Per concludere dunque, alle coppie alle prime esperienze nel mondo dello scambio di coppia consiglierei un’attenta analisi delle proprie propensioni e dei propri desideri, ma soprattutto una calma accettazione di tutto ciò che concerne le proprie fantasie e quelle del partner. La frequentazione dei club, per quanto mi riguarda, ha aperto un portone ad un mondo immaginario che non sapevo di avere, in continua evoluzione e che, con tutte le difficoltà del caso, mi ha resa più completa.
proprietà di www.krystal-club.it, Vicenza, ITALY
Pier
Ciao a tutti, ho letto con piacere l’articolo.
Io in realtà sono una coppia, e in sostanza novella o alle prime esperienze, come si suol dire. Non ci siamo ancora buttati a capofitto.I nostri dubbi non stanno nell’aprire la mente, nel desiderio di essere complici sessualmente anche se ci amiamo follemente, ma proprio per la gente anche quella che frequenta questo mondo. All’interno di certi club ci sono regole ferree che devono essere rispettate, perché se ciò non fosse, per molti sarebbe motivo di libertà nei confronti degli altri, come se chiunque presente in quel luogo fosse obbligato a fare ciò che dicono o vogliono loro. Fin da piccoli si giudicava uno, o peggio ancora una, a seconda dei nostri punti di vista, in modo spesso molto pesante, al punto di distruggere interiormente una persona. Secondo me non si tratta di pensarla in modo sbagliato, ognuno è libero di pensare come crede, qui si tratta di non giudicare e sopratutto non condannare. Ogni essere vivente ha diritto al rispetto in ogni forma, invece qui in Italia ognuno si erge a paladino della propria giustizia. Quando si vede un uomo sensibile è già stato etichettato, anziché ammirarlo viene spesso emarginato, quando uno non ha grosse dotazioni viene deriso come fosse stata colpa sua. Se riuscissimo ad utilizzare la parola Rispetto in ogni forma o situazione, e non la parola obbligo,molte persone riuscirebbero a approfondire se stessi e ricercare ciò che può essere piacevole e appagante. Finché questo non avverrà, spesso non si supera nemmeno il primo scalino all’interno di una coppia per non essere giudicati o massacrati dal proprio partner.Se sono qui a scrivere posso solo ringraziare quei luoghi dove ci si caccia fuori dal mondo, anche a costo di rimetterci soldi, chi non ha rispetto e si crede libero di fare ciò che vuole e parlare male degli altri. Per fortuna ora non si debbono fare molti km per andare nella parte alta dell’italia dove questo avviene da sempre.