Il mondo swinger è nato e cresciuto in tempi antecedenti al web: prima dei forum, dei social networks, dei siti per incontri, dei motori di ricerca.
All’epoca, il passa parola era l’unica via per ottenere, in modo quasi carbonaro, le informazioni sui luoghi da frequentare; le opinioni venivano da persone conosciute, vere, non da identità virtuali nascoste dietro una tastiera, e nonostante i giudizi su un ambiente siano sempre soggettivi, questa situazione garantiva una relativa attendibilità.
Il web ha contribuito in positivo alla diffusione di tutte le notizie che i canali istituzionali tendevano a nascondere, e questo vale per fatti e argomenti ben più importanti del lifestyle; contestualmente alla maggiore possibilità di diffondere e ricevere informazioni, la mancanza di filtri ha però reso spesso difficile riconoscere ciò che è vero e verificabile, da ciò che è falso.
Prendiamo il caso di un portale come TripAdvisor: non appena i proprietari degli alberghi o dei ristoranti hanno scoperto che tramite la creazione di falsi profili potevano recensire positivamente la propria attività e magari screditare la concorrenza, di fatto un sito web dalle finalità e dai contenuti apprezzabili è diventato quasi del tutto inutile e inaffidabile.
In Italia, dove i furbetti abbondano, anche il mondo swinger ha resistito poco prima di subire il contagio del morbo delle false recensioni, delle notizie inattendibili, della calunnia interessata o dell’incensamento esagerato.
Nei forum più letti, sono frequentissimi i casi di gestori di club che si iscrivono con numerosi falsi profili, spacciandosi per coppie che descrivono mirabilia del proprio locale e gettano ombre (o peggio…) sugli antagonisti.
In altri ambiti, il gioco si fa più tosto e meno innocente.
Facciamo un esempio: il Krystal collabora ormai da anni con SDC.com, che è il colosso mondiale dei siti web dedicati al mondo libertino, tanto che siamo stati il primo locale in Europa, e l’unico in Italia, ufficialmente sostenuto come VIP club.
Gli Eventi Internazionali organizzati dal Krystal hanno un numero di recensioni su SDC.com superiore persino a quello dei takeover proposti da SDC stesso in tutto il mondo, e ognuna di queste recensioni è scritta da soci esistenti, conosciuti, e firmata.
Eppure, vi sono club italiani molto meno frequentati del Krystal, che vantano un numero di recensioni enorme, spropositato, impossibile; se però si va a spulciare con attenzione, si scopre che la gran parte di questi entusiastici giudizi viene o da anonimi, o da profili palesemente falsi, quasi certamente riconducibili ai gestori stessi (anzi, in alcuni casi abbiamo la certezza che sia così).
Si dirà: colpa di chi non controlla.
Vero, ma colpa anche e soprattutto di chi non gioca pulito.
In tutti questi anni, il Krystal si è ostinato a stare a questo tavolo senza mai venir meno a principi di lealtà e correttezza nei confronti dei propri soci, e di quanti potrebbero un giorno pensare di diventarlo.
Lo abbiamo fatto con trasparenza, convinti che la sincerità del nostro approccio avrebbe convinto altri a seguirci, ma oggi che la prospettiva temporale ci permette di avere una visione chiara dell’orizzonte libertino, ci accorgiamo che non siamo purtroppo stati un esempio virtuoso per molti.
E’ nostra convinzione che le ragioni che portano molti gestori a comportamenti eticamente sbagliati siano essenzialmente tre: il modesto livello culturale della gran parte di essi, letteralmente incapaci di esprimere compiutamente un pensiero articolato in italiano; il rifiuto di accettare un confronto sincero con qualsiasi interlocutore, e di conseguenza la chiusura a priori di fronte alle opinioni altrui (il tipico atteggiamento di risposta, quando criticati, non è la ricerca del dialogo, ma l’attacco personale); infine, la mancanza di un qualunque interesse verso la propria attività nel lungo periodo.
Se la mancanza di fair play di questi soggetti si limitasse al fomentare o screditare via internet, tutto sommato si potrebbe arginare il fenomeno, o considerarlo un danno collaterale inevitabile.
Purtroppo, esiste anche di peggio.
Esistono le minacce fisiche, gli inviti “ad andarsene prima che succeda qualcosa di brutto”, gli avvertimenti in stile mafioso.
Questo è –a oggi- il panorama delle gestioni dei locali libertini in Italia.
Crediamo che non sia una provocazione affermare che si potrebbe tranquillamente rinunciare ad otto club privé su dieci, e nessuno avrebbe a soffrirne.
ROSANNA
NON ANCORA FREQUENTATO MA CURIOSA DI POTERLO VISITARE ASSIEME AL MARITO..SENTITO PARLARE MOLTO BENE..